Pubblicati sul sito NCBI (National Center for Biotechnology Information) i genomi delle cultivar di olivo Frantoio e Leccino. Il progetto è stato coordinato dall’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Sant’Anna

I genomi delle cultivar Frantoio e Leccino di olivo (Olea europaea L.) sono stati sequenziati utilizzando la tecnologia di nuova generazione PacBio e assemblati con precisione mediante il tool Hifiasm. I risultati sono consultabili sul sito di NCBI dove sono conservati e resi liberamente disponibili i dati genomici mondiali. I risultati si uniscono alle informazioni genomiche della cultivar Farga, dell’olivo selvatico e di altre sub-specie dell’olivo.
Il gruppo di 8 genomi presenti in NCBI permette ai ricercatori e ricercatrici di tutto il mondo di accrescere la comprensione della genetica dell'olivo, una delle specie agricole più importanti dell’areale Mediterraneo e che ha anche conquistato altri areali (America, Oceania, Sud-Africa ed Asia). L’importanza di avere sequenziato e assemblato Frantoio e Leccino dipende dal fatto che queste sono cultivar diffuse e attivamente coltivate sia in Italia che nel mondo. Pertanto, le loro informazioni genomiche potranno essere utilizzate ai fini del miglioramento genetico: resistenza alle malattie, tolleranza agli stress ambientali (siccità, alte temperature e salinità), qualità-quantità dei frutti e olii. Nel caso specifico della cultivar Frantoio, questa è la prima volta che il suo genoma viene reso pubblico. Per Leccino l’uso della tecnologia Hi-Fi PacBio, che produce letture molto più lunghe rispetto a quelle generate da altre tecnologie di sequenziamento ha permesso un incremento significativo dell’accuratezza dell’informazione genomica rispetto ai risultati precedenti.
Luca Sebastiani dell’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna ha coordinato il progetto insieme ad Andrea Zuccolo con il contributo delle ricercatrici Iqra Sarfraz e Alessandra Francini. Al progetto hanno inoltre collaborato Mirko Celii della King Abdullah University of Science & Technology e Rod A. Wing dell’Arizona Genomics Institute.
Il Progetto è stato finanziato nell’ambito dell’Agritech National Research Center - European Union Next-GenerationEU (PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR)–MISSIONE 4 COMPONENTE 2, INVESTIMENTO 14–DD 1032 17/06/2022, CN00000022) e dal Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020 (CCI 2014IT16M2OP005), FSE REACT-EU, Azione IV.4 “Dottorati e contratti di ricerca su tematiche dell’innovazione” e Azione IV.5 “Dottorati su tematiche Green”.